Descrizione
Questo complesso architettonico include una scala che conduce alla sommità della torre, un’opera che nel tempo è stata arricchita con dettagli artistici, come l’installazione della figura di Ruggero II d’Altavilla, parte dell’opera in terracotta “Terra Multiculturale” dell’artista Giuseppina Riggi.
Quando chiesi ai due artisti Giuseppina Riggi e Calogero Barba di pensare ad un loro possibile intervento plastico-figurativo per impreziosire i quattro paramenti murari della scalinata centrale della Torre Civica, eravamo ancora in campagna elettorale, ma fu subito un si. Abbozzammo allora un’idea di storia da raccontare, con modalità operative che richiamassero un po’ l’esperienza che Giuseppina Riggi aveva consolidato con la “Gigantessa” coinvolgendo gli alunni di Librino, uno dei quartieri più degradati di Catania, ma rinviammo ovviamente il progetto a dopo le elezioni.
E infatti, divenuto assessore nella Giunta del sindaco Modaffari con delega al decoro urbano, feci diversi incontri con gli artisti e il prof. Luigi Bontà per tracciare in modo definitivo la storia da raccontare. Il contributo dello storico Bontà fu subito convincente. Bisognava rappresentare con quattro pannelli lacerti in terracotta “l’evoluzione storico-culturale delle aree interne della Sicilia”.
Le opere si sarebbero dovute realizzare in laboratori artistici allestiti per l’occorrenza presso i tre istituti scolastici della città che si erano intanto resi disponibili, con lo scopo di coinvolgere diversi alunni in tutte le fasi operative, perché divenissero coautori e custodi delle opere stesse. Non solo. Ciò avrebbe rafforzato anche l’autonomia scolastica in modo solidale, promuovendo scambi e sinergie e intrattenendo rapporti inter istituzionali con gli altri soggetti aventi interessi coerenti con le finalità della scuola.
Cosicché, con Deliberazione di G.C. n. 279 del 29 dicembre 2015 vennero impartite agli artisti le disposizioni per la realizzazione dei pannelli e il 26 Febbraio 2016 venne siglato il protocollo d’intesa tra il Comune di San Cataldo e i dirigenti scolastici Rossana D’Orsi e Calogera Duminuco, rispettivamente del Primo e del Secondo Circolo Didattico, e Giuseppina Mannino del Liceo Artistico Statale. In quella occasione i due artisti presentarono i bozzetti in terracotta che avrebbero stigmatizzano la loro percezione visiva degli oggetti grafici selezionati in base a convenzioni plastiche per narrare il percorso storico a partire dagli insediamenti dei Sicani, con la prima configurazione dal titolo “Sulle alture di Vassallaggi”, al passaggio alla cività normanna, segno tangibile di una Sicilia intesa come “Terra multiculturale” (seconda configurazione); dagli elementi che caratterizzano i paesi di nuova fondazione (terza configurazione: “Città, uomini e animali”), alla fecondità della nostra terra, naturale crocevia del mediterraneo, con la quarta configurazione dal titolo “Madri del Mediterraneo”.
L’intervento certamente grandioso per estensione e finezza artistica – circa 140 metri quadrati di superficie muraria interessata – e per la capacità di sintesi storica narrata di un arco temporale esteso dall’età del bronzo ad oggi, riqualifica e valorizza uno degli angoli più suggestivi del centro storico della città, rendendo monumentale e di forte attrazione turistica la scalinata della Torre Civica con un linguaggio plastico-figurativo sostenuto da materia – la terracotta – che sostanzia il pensiero stesso.
Corre pertanto l’obbligo di ringraziare a nome del sindaco Giampiero Modaffari e della Giunta i due artisti Giuseppina Riggi e Calogero Barba per la loro disponibilità e soprattutto per avere donato alla città di San Cataldo una delle opere in terracotta ad oggi tra le più grandiose della Sicilia. Un grazie al prof. Luigi Bontà per la sua preziosa collaborazione nella narrazione sintetica ed efficace del percorso storico e all’artigiano Valerio Ferrara che, con spiccato senso di appartenenza alla collettività sancataldese e a mero titolo gratuito, si è reso disponibile nelle fasi di installazione delle opere.
Assessore al decoro urbano
dr. geol. Angelo La Rosa